Navigando quà e là mi sono imbattuto in questo articolo. Dopo una rapida lettura sono rimasto un pò sorpreso per due ragioni: la prima è che l'articolo pretende di avere una connotazione scientifica che perlomeno lascia un pò a desiderare, la seconda è che a pubblicarlo è un sito autorevole come lavoce.info. Secondo Jan van Ours e Jenny Williams, autori dell'articolo, il consumo di cannabis ha notevoli ripercussioni sui risultati scolastici e i ragazzi che ne fanno uso hanno rendimenti peggiori, soprattutto se iniziano prima dei quindici anni e "tutto ciò ha conseguenze sui loro futuri guadagni e sul tipo di lavoro che andranno a svolgere". Le conclusioni di questo lavoro, peraltro basato su dati raccolti da un istituto australiano, mi lasciano perplesso in quanto si afferma che in alcuni paesi (come Francia e Italia) "quasi la metà dei giovani potrebbero abbandonare l’istruzione formale a causa del consumo di cannabis"(!!!) e che "gli studi dimostrano che in generale la diffusione dell’uso di cannabis si può ridurre con politiche di innalzamento del prezzo" cosa che naturalmente vale solo per quei paesi in cui il consumo di droghe leggere è legale e che quindi non è applicabile a paesi come Francia e Italia. Secondo me Ali G ha le idee più chiare a riguardo...
Cambiando argomento, ieri concerto di Ani DiFranco al Melkweg. Atmosfera giusta, ottima scaletta e considerando la sua abilità nel rivolgersi al pubblico creando un feeling particolare, posso dire che ne è valsa decisamente la pena. Unica nota stonata il prezzo del biglietto...pazienza
Cambiando argomento, ieri concerto di Ani DiFranco al Melkweg. Atmosfera giusta, ottima scaletta e considerando la sua abilità nel rivolgersi al pubblico creando un feeling particolare, posso dire che ne è valsa decisamente la pena. Unica nota stonata il prezzo del biglietto...pazienza
1 commento:
best post ever
title included
why don't you express your criticism on lavoce?
Posta un commento