Blog di un esiliato in Olanda per sei mesi...
domenica 18 novembre 2007
giovedì 18 ottobre 2007
Ani Drugs
Navigando quà e là mi sono imbattuto in questo articolo. Dopo una rapida lettura sono rimasto un pò sorpreso per due ragioni: la prima è che l'articolo pretende di avere una connotazione scientifica che perlomeno lascia un pò a desiderare, la seconda è che a pubblicarlo è un sito autorevole come lavoce.info. Secondo Jan van Ours e Jenny Williams, autori dell'articolo, il consumo di cannabis ha notevoli ripercussioni sui risultati scolastici e i ragazzi che ne fanno uso hanno rendimenti peggiori, soprattutto se iniziano prima dei quindici anni e "tutto ciò ha conseguenze sui loro futuri guadagni e sul tipo di lavoro che andranno a svolgere". Le conclusioni di questo lavoro, peraltro basato su dati raccolti da un istituto australiano, mi lasciano perplesso in quanto si afferma che in alcuni paesi (come Francia e Italia) "quasi la metà dei giovani potrebbero abbandonare l’istruzione formale a causa del consumo di cannabis"(!!!) e che "gli studi dimostrano che in generale la diffusione dell’uso di cannabis si può ridurre con politiche di innalzamento del prezzo" cosa che naturalmente vale solo per quei paesi in cui il consumo di droghe leggere è legale e che quindi non è applicabile a paesi come Francia e Italia. Secondo me Ali G ha le idee più chiare a riguardo...
Cambiando argomento, ieri concerto di Ani DiFranco al Melkweg. Atmosfera giusta, ottima scaletta e considerando la sua abilità nel rivolgersi al pubblico creando un feeling particolare, posso dire che ne è valsa decisamente la pena. Unica nota stonata il prezzo del biglietto...pazienza
Cambiando argomento, ieri concerto di Ani DiFranco al Melkweg. Atmosfera giusta, ottima scaletta e considerando la sua abilità nel rivolgersi al pubblico creando un feeling particolare, posso dire che ne è valsa decisamente la pena. Unica nota stonata il prezzo del biglietto...pazienza
martedì 25 settembre 2007
Paradiso...
Lunedì sera terza trasferta stagionale in quel di amsterdam per il concerto degli after. Nonostante sia quasi ottobre di italiani in giro se ne incontrano pareccchi, con picchi notevoli nelle vicinanze di coffee shop. Bel concerto. Atmosfera diversa dal solito. Sarà il fatto che questo posto una volta era una chiesa.
In stazione ci si blocca 2 volte il pacchetto di haribo nel distributore...
mentre a pochi metri c'è un tipo che sull'altra banchina chiede degli spiccioli alla sia ragazza che giustamente...
In stazione ci si blocca 2 volte il pacchetto di haribo nel distributore...
mentre a pochi metri c'è un tipo che sull'altra banchina chiede degli spiccioli alla sia ragazza che giustamente...
E siccome sono buono vi posto anche il video di quello che non c'è...
mercoledì 12 settembre 2007
Il primo giorno di lezione
Il primo giorno di lezione è sicuramente un giorno particolare, soprattutto quando cambiano i luoghi e le persone attorno a te. Si è più curiosi rispetto a qualcosa che non si conosce ancora, c'è ansia e voglia di vedere cosa c'è. Il primo giorno di lezione alle elementari per me era il più bello dell'anno perchè portava con sè entusiamsmo, voglia di fare, insomma quello che nessun altro giorno può dare. Mi ricordo che a differenza dei miei compagni io mi portavo dietro la borsa piena dei libri nuovi, quasi per una questione d'orgoglio e perchè mi sarebbe piaciuto divorarmeli quei libri... poi piano piano quella voglia diminuiva e con questa anche i voti.
Era bello rivedere quelle facce abbronzate, cambiate, e farsi domande reciproche sull'estate appena trascorsa.
Il primo giorno di lezione è senza dubbio importante, bisogna iniziare bene.
Io infatti ho sempre iniziato benissimo... finito un pò peggio.
Stavolta no.
Andando verso il centro, complice una catena che non voleva tornare al suo posto, ho abbandonato la mia bici semi-nuova per tornare a casa, farmi prestare una bici da un mio coinquilino e ripartire verso la mia destinazione iniziale: l'università. Ritardo: 30 min. In un'università italiana un ritardo molte volte non significa niente. Ci sei o non ci sei è lo stesso, soprattutto quando fai lezione con altri 300 studenti chi vuoi che si accorga del tuo arrivo a meno che non sbatti forte la porta? Quì è leggermente diverso per due semplici motivi: la frequenza è obbligatoria e le classi sono composte di solito da una ventina di studenti. Aggravanti: la mia classe era composta da meno di venti studenti e il mio aspetto dopo aver cercato per mezz'ora di rimettere la catena alla bici e dopo una folle corsa non poteva essere dei migliori...anzi. Avevo le mani nere, sporche di grasso e la faccia un pò rossa per lo sforzo fisico e una piccola dose di vergogna. Niente di irreparabile per fortuna.
Il primo giorno di lezione: il più sfigato e il più divertente che abbia mai avuto.
Era bello rivedere quelle facce abbronzate, cambiate, e farsi domande reciproche sull'estate appena trascorsa.
Il primo giorno di lezione è senza dubbio importante, bisogna iniziare bene.
Io infatti ho sempre iniziato benissimo... finito un pò peggio.
Stavolta no.
Andando verso il centro, complice una catena che non voleva tornare al suo posto, ho abbandonato la mia bici semi-nuova per tornare a casa, farmi prestare una bici da un mio coinquilino e ripartire verso la mia destinazione iniziale: l'università. Ritardo: 30 min. In un'università italiana un ritardo molte volte non significa niente. Ci sei o non ci sei è lo stesso, soprattutto quando fai lezione con altri 300 studenti chi vuoi che si accorga del tuo arrivo a meno che non sbatti forte la porta? Quì è leggermente diverso per due semplici motivi: la frequenza è obbligatoria e le classi sono composte di solito da una ventina di studenti. Aggravanti: la mia classe era composta da meno di venti studenti e il mio aspetto dopo aver cercato per mezz'ora di rimettere la catena alla bici e dopo una folle corsa non poteva essere dei migliori...anzi. Avevo le mani nere, sporche di grasso e la faccia un pò rossa per lo sforzo fisico e una piccola dose di vergogna. Niente di irreparabile per fortuna.
Il primo giorno di lezione: il più sfigato e il più divertente che abbia mai avuto.
lunedì 10 settembre 2007
Little Italy
Cercare di sfatare luoghi comuni è un pò come combattere contro i mulini a vento e quì lo si può fare. Agli occhi degli altri l'italiano rimarrà sempre un pò mafioso...una figura dalla quale bisogna guardarsi bene...mi ricordo che anni fa una donnona austriaca, da cui stavo comprando non ricordo cosa, mi si mise a ridere in faccia solo perchè le avevo "rivelato" di essere italiano...beh pensai...almeno facciamo ridere...
Se però gli italiani sono discutibili lo è altrettanto la diffusa mania di scopiazzare l'Italian Style
(se vogliamo chiamarlo così):
Se però gli italiani sono discutibili lo è altrettanto la diffusa mania di scopiazzare l'Italian Style
(se vogliamo chiamarlo così):
venerdì 7 settembre 2007
E c'è qualcuno che si lamenta?!
Il primo impatto con l'ambiente universitario olandese non poteva essere migliore...coccolati come all'asilo, riempiti di gadgets vari (tra cui appunto un fresbee e una pistola ad acqua!!!) i vari Dutch Mentor ci introducono in questo nuovo mondo...l'organizzazione è pressocchè perfetta, le spiegazioni esaustive, forse fin troppo...mi viene da pensare agli erasmus che sfortunatamente vengono in Italia e che non ricevono neanche 1/4 di questo trattamento...eppure parlando con un ragazzo israeliano scopro che lui non è dello stesso avviso...vabbè pazienza...lo inviterò a Bologna.
giovedì 6 settembre 2007
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